SAMPDORIA-PALERMO 1-1. PAREGGIO DEI PADRONI DI CASA A TEMPO SCADUTO.

Settima giornata di serie A, il Palermo gioca in trasferta contro la Sampdoria, mister De Zerbi conferma il 3-4-2-1, Posavec, Cionek, Gonzalez, Goldaniga in difesa, centrocampo con Rispoli, Bruno Henrique, Gazzi, Aleesami, sulla trequarti Diamanti e Hiljemark dietro Nestorovski.

 

Dopo quattro sconfitte consecutive la Sampdoria vuole vincere e fin dall'inizio attacca, il Palermo esprime il solito gioco che inizia da dietro ma diversi palloni sbagliati non favoriscono lo sviluppo di azioni importanti.

 

Protagonista di questo inizio gara è senza dubbio il portiere Posavec che è bravo a evitare il goal in un paio di occasioni, il Palermo ha una buona occasione in contropiede ma Hiljemark dal limite dell'area non riesce a calciare in porta, altra occasione per il Palermo con Nestorovski che di testa manda il pallone alto sopra la traversa, fine primo tempo 0-0.

 

Il secondo tempo inizia senza sostituzioni, la Sampdoria spinge, sempre attento Posavec che respinge un tiro basso da distanza ravvicinata, l'allenatore De Zerbi decide di fare la prima sostituzione, dentro Chochev fuori Hiljemark.

Vantaggio Rosanero, grande azione di Aleesami che si invola sulla fascia sinistra e crossa in mezzo per Nestorovski, l'attaccante macedone controlla e spiazza il portiere, 0-1, terzo goal stagionale per Nestorovski.

 

Negli ultimi venti minuti la Sampdoria si butta in avanti, i maggiori pericoli per la difesa Rosanero arrivano dai calci piazzati, il Palermo in contropiede non riesce a chiudere il match, De Zerbi fà entrare Jajalo e Bouy al posto di Bruno Henrique e Diamanti, diversi cartellini gialli per i giocatori del Palermo e Gazzi già ammonito viene espulso, quattro minuti di recupero non bastano e a tempo scaduto un tiro da fuori area batte Posavec, 1-1.

Un punto in trasferta sul difficile campo della Sampdoria non è da buttare, a tratti gara sofferta ma il Palermo ha anche saputo colpire e passare in vantaggio, la beffa nel finale con il goal a tempo scaduto lascia l'amaro in bocca.

 

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